venerdì 26 dicembre 2014

Città platonica

Quando è possibile ritenere una città funzionale? Come si misura una città a misura d'uomo?
Nella città platonica la gente esce di casa, per spendere la vita in ricordi da accumulare e non i soldi che guadagna con il proprio lavoro. Una donna può camminare sola di notte, senza rischiare uno stupro, i mezzi pubblici terminano le corse alle due di notte e si trovano supermarket aperti h24 per ogni evenienza. Nella città ideale la burocrazia non frena ogni iniziativa positiva e nonostante la pioggia le persone hanno voglia di restare all'aperto sulle proprie gambe o su una carrozzina perché sa di poterlo fare. La sicurezza non è sintomo di repressione e gli artisti possono esprimere il proprio sentirsi creativi, avvertendolo come una qualità e non una pecca, fregandosene del maledetto "standard" che azzera l'arte, non quella dei pentagrammi, quella quotidiana, ammazzando ogni meravigliosa diversità che ci rende preziosi e rari nelle semplici cose. Una città a misura d'uomo funziona, quando si respira aria della libertà che non sia la caricatura d'un passato sinistroide, quando si ha desiderio di dignità, sognando la luna, senza guardare il dito che la punta. 
Ecco, ora prendete Firenze...

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