Duro oltre la pietra viva, chiuso nell’occhio arcigno del ciclone, schiacciato per terra dai venti furiosi di rabbia, teso e granitico, recluso nella tana del freddo. Rimasto nudo da solo nel caos della vita, avvinto dai sentimenti, alla deriva del tempo, nascosto nelle macerie di quel che resta della storia. Questo è il Sannio.
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