domenica 21 dicembre 2014

Scatti

Mi piace fotografare l’attimo, il momento che è stato, nell’illusione tutta infantile di poter trattenere l’intrattenibile, come chi imprigiona lucciole sotto un bicchiere. È per questo che fotografo, sullo stesso albero le foglie color rame in autunno; per questo, prima che cominci l’estate, fotografo i papaveri nei campi dove il grano è ancora verde. Fotografo quello che vorrei conservare intatto, preservare dalle offese. Per questo fotografo le pozze d’acqua, la solitudine dell’albero, i campi a trifoglio, gli spazi verdi appena fuori le città, prima che tutto diventi comparto edilizio, zona di sedicente espansione, centro commerciale dell’incommerciabile; prima che piantino palme dove c’erano olivi. Fotografo il bello prima che si trasformi in utile. Per questo fotografo le pietre delle case, gli scuri delle finestre, prima che siano sostituiti da vetrocemento e alluminio anodizzato. Fotografo quello che ho intorno, quello che mi è familiare: molto ho fotografato rimanendo dietro i vetri o aprendo appena la finestra. Fotografo i tetti, le terrazze, i panni stesi; i pomodori su un davanzale di cucina, messi ad asciugare al sole. Mi tengono compagnia le voci che salgono dal mercato. Fotografia da camera, la si potrebbe chiamare. Fotografo le mie radici: Ariano, la Guardia, Piazza Ferrara, Montrino e Cerreto Sannita: i luoghi in cui sento scorrere caldo nelle mie vene il sangue dele mie radici. Fotografo i paesi dell’Appenino, li vado a cercare, violo indiscreto la loro ritrosia: non sono facili allo scatto, conservano un antico pudore fatto di vicoli, cortili, slarghi dove i vecchi si scaldano al sole imitati dai gatti o viceversa. Paesi d’ombre che si allungano in piazze idealtipiche che hanno la chiesa di fronte al municipio, il bar tabacchi, la farmacia. Fuori delle case fotografo peonie piantate in una latta di sardine, ortensie che paiono i fuochi pirotecnici della festa del patrono. Tutto mi riempie l’obiettivo: qui fotografo panni stesi che altrove ignorerei; qui, una serratura, un battente a piede di leone mi interessa più del Koh-i-noor.

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